6 research outputs found

    Some Policy Issues on Open Source and Proprietary Software

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    Software industry is a fast growing sector of the economy which is undergoing significant changes both for the presence of the open source mode of production and for the challenges of globalization and convergence with other industries. This paper analyses the role of open source software (OSS) on competition and innovation in the software industry and debates the economic rationales for promoting the adoption of OSS by national and local governments.software industry, open source software, patent system

    If not for money for what? Digging into the OS/FS contributors’ motivations

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    This paper analyses the data collected by two of the most significant surveys on the Open Source Software (OSS) contributors’ motivations with the aim of assessing if in the OSS products circulation we can recognise the characteristics of the modern way of giving, suggested by Godbout (2000). The analysis of the information collected seems to confirm that the intrinsic motivations (social/community and political) prevail over the extrinsic ones (monetary and signalling) when developers decide to join and stay in the OS community and that the feeling of reciprocity is shared by the majority of the community members. Therefore the OSS product circulation seems to fit into the characteristics of the gift circulation.open source software, reciprocity, gift economy

    Luci ed ombre: concorrenza e regolazione nel settore elettrico. Gli orientamenti europei e nazionali

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    In questo lavoro vengono analizzate, in un primo momento, le caratteristiche dei settori elettrici dei diversi stati europei, prima dell’approvazione della Direttiva elettrica europea. L’analisi degli aspetti più rilevanti della Direttiva consente poi di discutere i risultati finora raggiunti e di considerare le diverse tappe del percorso istituzionale che hanno portato all’approvazione di una seconda Direttiva elettrica. Successivamente, viene analizzato il processo di liberalizzazione del settore elettrico italiano, evidenziandone le caratteristiche e i risultati conseguiti, per arrivare ad una valutazione delle criticità, delle prospettive e dei problemi che devono essere ancora affrontati.

    La valutazione della performance delle Autorità di Regolazione nel settore elettrico della California

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    L’identificazione di una relazione di dipendenza tra i modelli regolatori e le istituzioni di un paese porta ad individuare nel disegno regolatorio dei modelli stessi due componenti: regulatory governance e regulatory incentives. La prima componente è legata alla definizione delle caratteristiche organizzative dell’Autorità di regolazione e del suo mandato. La seconda si riferisce, invece, all’insieme degli strumenti adottati dall’Autorità per affrontare gli aspetti più tecnici della regolazione, vale a dire i prezzi, la concorrenza, la liberalizzazione degli accessi alle reti e così via. Nell’analizzare l’efficacia dei modelli regolatori del settore elettrico, la componente di regulatory governance viene di solito trascurata a favore dell’analisi delle conseguenze delle scelte tecniche effettuate dalle Autorità, vale a dire la componente di regulatory incentives. Tuttavia, proprio perché il successo o il fallimento delle scelte della regolazione non sembra dipendere solo da fattori economici, ma anche da quelli storici, politici e amministrativi, l’analisi di entrambe le componenti migliora la comprensione dell’attività delle autorità di regolazione e facilita il confronto tra realtà istituzionali diverse. Questo lavoro si propone di valutare la performance delle Autorità di regolazione nel settore elettrico in California, con riferimento ad entrambe le componenti che abbiamo richiamato. Ciò ci ha consentito di rilevare che il fallimento della regolazione, che abbiamo potuto osservare in California è stato, soprattutto, riconducibile a quelle scelte delle autorità di regolazione che hanno influenzato negativamente l’andamento dei prezzi e il diffondersi della concorrenza sui mercati elettrici. In altri termini, valutiamo la regulatory incentives delle autorità di regolazione in termini molto più negativi della loro regulatory governance.

    Come funziona la liberalizzazione dei servizi pubblici: un’analisi di alcune esperienze internazionali

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    La liberalizzazione/privatizzazione dei principali servizi pubblici è spesso vista nel dibattito italiano come un processo che non richiede necessariamente interventi sulla struttura del settore, ma che per contro necessita di un complesso apparato di regolazione, come hanno ben mostrato di recente il documento della Commissione Carpi sul riassetto del sistema elettrico e la legge istitutiva dell'Autorità di garanzia delle comunicazioni. Come invece rende evidente l'esperienza internazionale più recente, il prius logico a qualsiasi intervento di regolazione è la ristrutturazione del settore, nel quale vanno in primo luogo distinti e isolati quei segmenti che - per motivi tecnologici o per lo sviluppo della domanda - non presentano più le caratteristiche della market failure: questi segmenti devono essere liberalizzati in tempi brevi, consentendo l'entrata di nuovi operatori ed impedendo - mediante un'efficace applicazione della normativa antitrust - che l'azienda che fino ad allora ha goduto di diritti esclusivi o speciali abusi della propria posizione dominante. La regolazione va quindi utilizzata per quei segmenti nei quali appaia inevitabile il mantenimento di diritti speciali o esclusivi. Essa deve essere pertanto vista come una funzione importante, ma residuale, nel quadro di una rapida liberalizzazione che deve costituire l'asse portante della politica industriale nei confronti dei servizi pubblici. Dato che la tecnologia e lo sviluppo dei mercati tendono a spostare continuamente la frontiera tra segmenti liberalizzabili e non liberalizzabili, restringendo questi ultimi, la regolazione deve lasciare mano a mano il passo alla disciplina della concorrenza. Per illustrare la tesi così sintetizzata, in questo lavoro, dopo una riflessione di carattere introduttivo sui rapporti tra regolazione e liberalizzazione (paragrafo 2) ci occuperemo di due settori molto diversi, discutendo nel paragrafo 3 lo sviluppo dell'esperienza di liberalizzazione e di regolazione nelle telecomunicazioni, rifacendoci espressamente a due "storie parallele", tra loro molto diverse (Stati Uniti e Gran Bretagna). Nel paragrafo 4 ci occuperemo quindi del settore elettrico inglese. La scelta di questi casi è utile, dal nostro punto di vista, perchè il primo illustra assai bene l'interazione tra politiche di regolazione e politiche antitrust; il secondo mostra la scarsa incisività della regolazione quando un settore non venga adeguatamente liberalizzato. Nel paragrafo 5 concluderemo il lavoro con alcuni riferimenti alle principali questioni aperte nel nostro Paese, sul piano della liberalizzazione-regolazione, che riguardano il settore energetico e quello delle telecomunicazioni.

    Present and Future of Ultra-High Field MRI in Neurodegenerative Disorders

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